C’è una categoria di cibo fondamentale quanto sottovalutata: il cibo da svacco, consumabile preferibilmente sul divano, mentre si guarda la televisione, ancora meglio se sono serie tv. Non essendo abbastanza inglese per devastazioni con untissime patatine in busta mi oriento casomai sui pop corn fatti in casa, o su qualcosa di dolce e sgranocchiabile. Tipo cantucci al cioccolato.
Svolgono egregiamente la funzione cibo da svacco perché non sbriciolano troppo, sono croccanti ma non appiccicano e creano sufficiente dipendenza.
Per i secchioni dirò che sono una variante dei cantucci tradizionali, quelli da “pucciare” nel Vin Santo, originari di Prato. In pratica un super classico toscano di cui abusiamo dal XVIII secolo. Il più famoso interprete degli oblunghi biscottini resta il premiato pasticcere Antonio Mattei, ovviamente pratese, premiato perché durante l’expo di Parigi del 1867 venne insignito di una medaglia proprio per i suoi cantucci. Come accade spesso nella tradizione italiana, nascono per il bisogno di riciclare albumi e mandorle avanzati da altri dolci, impastandoli con zucchero e farina. Il classico piatto di recupero.
Una domanda a bruciapelo adesso: si può migliorare la perfezione? Lascio a voi la risposta, però ho sempre trovato irresistibile la variante nocciole-cioccolato dei cantucci di Prato. Chi li proverà faccia attenzione, un volta entrati nel tunnel uscirne è complicato.
Da sempre appassionata di interpretazioni internazionali della cucina italiana sono andata a consultare la ricetta del megablog americano Smitten Kitchen, che in realtà ho scoperto provenire da una copia del New York Times. Era il 1993: possiamo considerarla una ricetta retrò? Vabbè, trovatevi un grembiule altrettanto vintage che iniziamo.
Ingredienti per circa 60 biscotti
100 gr di nocciole intere
275 gr farina, più la farina per piano di lavoro
60 gr cacao amaro in polvere
1 cucchiaio di polvere di caffé
Un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
3/4 di cucchiaino di lievito in polvere
4 uova grandi
300 gr di zucchero
Preparazione
Preriscaldo il forno a 180°C, stendo le nocciole sulla carta forno e le faccio tostare per 10 minuti, diciamo fino a quando le pellicine scure non iniziano a staccarsi. Tolgo dal forno e strofino le nocciole con un canovaccio per levare le bucce. Forse se smetto di mangiarle tutte avrò le nocciole.
Setaccio farina, cacao e polvere di caffé, sale, bicarbonato, lievito e mescolo tutte le polveri.
A parte batto le uova per poco tempo, prelevo due cucchiai che tengo da parte, poi continuo a montare il composto originale con lo zucchero. Quando è soffice unisco le polveri e mescolo per ottenere un impasto morbido.
Divido l’impasto a metà, lo sistemo sul piano di lavoro infarinato, spargo sopra le nocciole e premo leggermente sulla superficie. Formo una specie di cilindro di 2 cm di diametro e 12/15 di lunghezza.
Fodero la teglia con la carta forno e sistemo il rotolo sulla teglia, ripeto lo stesso procedimento per la pasta restante. Spennello i rotoli con l’uovo tenuto da parte.
Metto in forno e lascio cuocere per 15 minuti o fino a quando i cantucci non diventano sodi.
Li trasferisco su un tagliere e dopo averli fatti raffreddare per 5 minuti taglio i cantucci longitudinalmente con un coltello a seghetto, spessore circa 1 centimetro. Li ripongo nella teglia posandoli sul lato tagliato, lascio cuocere per altri 20 minuti così diventano croccanti.