A partire dal periodo Edo si diffuse fra le famiglie più abbienti si diffuse l’uso di sete molto pregiate per i kimono, fra queste quella di maggior valore era la seta chirimen, che pur essendo straordinariamente morbida aveva un peso ridotto che permetteva maggiore libertà di movimento.
Essendo tanto pregiata tale stoffa era molto desiderata dalle dame più ricche, ma poiché l’elaborata lavorazione non permetteva la produzione industriale, procurarsi la seta chirimen era molto difficile.
Inoltre i kimono realizzati con tale seta acquistavano un grande valore, perché erano unici per colori e decorazioni, i rotoli di seta chirimen infatti erano uno diverso dall’altro.
Purtroppo la seta chirimen aveva il grande svantaggio di rovinarsi molto facilmente a causa dei lavaggi e anche degli piccoli strappi, rovinano gli abiti in maniera irreparabile, e le ricche giapponesi erano costrette a disfarsi dei loro kimono ormai inutilizzabili.
Ma poiché il tessuto di cui erano costituiti aveva un grandissimo valore, le donne giapponesi conservavano ogni scampolo per realizzare piccoli oggetti.
In epoca Edo il chirimenzaiku era praticato dalle donne giapponesi come un’attività manuale alla stregua del cucito, dopo la restaurazione Meiji il chirimenzaiku divenne sempre più popolare si diffuse anche una letteratura che trattava la lavorazione del chirimen.
In un primo momento la creazione di oggetti con la seta chirimen era mossa solo dallo spirito di parsimonia, che spingeva anche le donne più ricche a non sprecare una stoffa così preziosa e a riutilizzarla e riclarla per produrre altri oggetti.
In epoca Edo il chirimenzaiku era praticato dalle donne giapponesi come un’attività manuale alla stregua del cucito, dopo la restaurazione Meiji il chirimenzaiku divenne sempre più popolare si diffuse anche una letteratura che trattava la lavorazione del chirimen.
In seguito il chirimenzaiku divenne una vera e propria arte in cui regnavano i principi di armonia tipicamente giapponesi, che consentivano agli artisti di questa particolare arte di creare piccoli capolavori.
Oggi quest’arte è stata riscoperta e vi sono anche alcune mostre e musei che espongono oggetti creati con il chirimen fra questi vi sono fiori, uccelli, animali, bambole, giocattoli e altri piccole e graziose opere d’arte.